Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad una proliferazione senza precedenti nella produzione di contenuti dall”Intelligenza Artificiale (IA). Strumenti come ChatGpt e Gemini sono diventati accessibili a tutti, consentendo a chiunque di generare articoli, post per i social media e testi ottimizzati per il web in un lasso di tempo sorprendentemente breve.
Tuttavia, questa rapida evoluzione tecnologica solleva interrogativi cruciali per chi si occupa di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO). In particolare, ci si chiede se i contenuti creati dall’Intelligenza Artificiale siano realmente efficaci in termini di posizionamento sui motori di ricerca e se possano contribuire a migliorare o, al contrario, danneggiare il ranking su Google. È fondamentale analizzare attentamente i benefici potenziali e i rischi concreti associati a questa nuova frontiera della creazione di contenuti.
I vantaggi dei contenuti generati dall’IA
- Velocità e scalabilità: uno dei vantaggi più evidenti nell’utilizzo dell’IA per la creazione di contenuti risiede nella notevole rapidità con cui è possibile produrre articoli, descrizioni di prodotti per l’e-commerce, testi per le landing page e molto altro ancora. Questa caratteristica si rivela particolarmente preziosa per chi gestisce un elevato numero di siti web o per le agenzie di marketing che devono far fronte a volumi consistenti di richieste di contenuti in tempi ristretti. La capacità di scalare la produzione contenutistica in modo efficiente può rappresentare un vantaggio competitivo significativo.
- Costi ridotti: dal punto di vista economico, l’impiego dell’Ai per la generazione di contenuti offre la possibilità di ridurre drasticamente i costi di produzione rispetto all’assunzione e alla gestione di un copywriter umano, almeno nella fase di stesura di una prima bozza. Questa riduzione dei costi può essere particolarmente interessante per le piccole e medie imprese o per i progetti con budget limitati. Tuttavia, è importante considerare che il processo potrebbe richiedere comunque un intervento umano per la revisione e la rifinitura.
- Supporto alla creatività: l’IA non deve essere vista unicamente come uno strumento di produzione automatica, ma può anche fungere da valido supporto al processo creativo. Può essere utilizzata efficacemente per attività di brainstorming, per generare una vasta gamma di idee per nuovi contenuti, suggerire titoli accattivanti, delineare la struttura di un articolo o fornire spunti creativi per campagne di marketing. In questo senso, l’IA può stimolare la creatività umana e ampliare le prospettive.
- Ottimizzazione Seo automatica: un numero crescente di strumenti basati sull’AI è in grado di generare automaticamente contenuti che integrano elementi di ottimizzazione SEO, come l’inserimento di parole chiave pertinenti, la corretta formattazione con tag H1 e H2, la creazione di meta description efficaci e persino la strutturazione di snippet potenzialmente idonei per essere visualizzati come featured results nelle pagine dei risultati di ricerca di Google. Questa funzionalità può semplificare il processo di ottimizzazione iniziale dei contenuti.
I rischi dei contenuti generati dall’IA
Abbiamo visto che generare contenuti con l’Intelligenza Artificiale può essere comodo e veloce, ma esistono anche dei rischi collegati a questa pratica:
- Qualità discutibile: nonostante i notevoli progressi compiuti dai software di intelligenza artificiale, i contenuti da essi generati dall’Ai possono ancora presentare limiti significativi in termini di qualità ed errori contenutistici.
Inoltre, questi testi rischiano di apparire ripetitivi, impersonali e superficiali, mancando di quella profondità e di quella capacità di coinvolgimento emotivo che caratterizzano i contenuti creati da autori umani esperti. Il rischio concreto è quello di pubblicare testi che non soddisfino pienamente l’intento di ricerca dell’utente, compromettendo l’esperienza di navigazione e potenzialmente danneggiando il posizionamento del sito; - Contenuti duplicati: un rischio non trascurabile legato all’utilizzo dell’Ai per la creazione di contenuti è la possibilità che essi generino frasi o interi passaggi testuali eccessivamente simili a contenuti già pubblicati da altri autori, questo perché spesso si utilizzano modelli linguistici addestrati su dataset comuni. Questo può portare a seri problemi di duplicazione di contenuti, un fattore che i motori di ricerca, in particolare Google, tendono a penalizzare, influenzando negativamente il ranking del sito;
- Rischio di disinformazione: in assenza di una supervisione umana attenta e scrupolosa, i testi generati dall’Ai possono potenzialmente contenere errori di fatto, veicolare informazioni errate o imprecise, o presentare dati non verificati. La pubblicazione di informazioni inaccurate o fuorvianti può minare la fiducia dei lettori nei confronti del sito web e comprometterne seriamente l’autorevolezza nel tempo.
Consigli per usare l’IA senza compromettere la SEO
L’Intelligenza Artificiale andrebbe utilizzata come supporto al proprio lavoro, non come sostituto tout court: l’approccio più efficace consiste nell’impiegare l’Ai come punto di partenza per la creazione di una bozza iniziale, che dovrà poi essere attentamente rivista, personalizzata e arricchita dall’intervento umano.
- Aggiungi sempre un tocco umano: per rendere il contenuto unico e distintivo, è fondamentale integrare elementi che riflettano l’esperienza umana, come commenti personali, casi studio reali, opinioni di esperti del settore e aneddoti che creino un legame con il lettore;
- Focalizzati sul valore: l’obiettivo primario di ogni contenuto dovrebbe essere quello di rispondere in modo esaustivo e pertinente a domande specifiche poste dagli utenti, fornendo informazioni utili, approfondimenti originali e soluzioni pratiche ai loro problemi;
- Verifica l’originalità: prima della pubblicazione, è fondamentale utilizzare strumenti di controllo anti-plagio per assicurarsi che il contenuto generato dall’IA non presenti similitudini eccessive con testi già esistenti online.
- Segui le linee guida di Google: è importante tenere presente che Google non penalizza esplicitamente i contenuti scritti con l’ausilio dell’IA, ma pone l’accento sulla qualità complessiva del contenuto. Pertanto, l’obiettivo deve essere sempre quello di produrre contenuti di alto valore, indipendentemente dallo strumento utilizzato nella fase iniziale di creazione.