La ricerca vocale e il suo impatto sulla SEO

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Negli ultimi anni, la diffusione di assistenti vocali e dispositivi smart ha trasformato radicalmente il modo in cui gli utenti interagiscono con il web. Con il lancio di Siri (Apple), Google Assistant e Alexa (Amazon), la ricerca vocale è passata da una novità tecnologica a una pratica diffusa, che quindi diventa una componente fondamentale delle strategie digitali. La fusione di queste tecnologie con i modelli più avanzati di Intelligenza Artificiale farà evolvere ulteriormente questa tecnologia.
Questi cambiamenti comporta una revisione delle tecniche SEO e delle modalità di creazione dei contenuti.

Da query testuali a linguaggio naturale

Uno degli aspetti più evidenti nell’evoluzione della ricerca è il passaggio dalle query digitabili, spesso composte da parole chiave isolate, a ricerche effettuate utilizzate il linguaggio naturale.
Gli utenti tendono ora a formulare domande complete, come “Qual è il miglior ristorante italiano vicino a me?” piuttosto che digitare semplicemente “miglior ristorante italiano”. Questa trasformazione impone a chi si occupa di fare web marketing di rivedere la struttura dei contenuti, puntando su frasi complete, domande e risposte che rispecchino il modo in cui le persone parlano quotidianamente.

L’ottimizzazione per la ricerca vocale richiede, quindi, l’utilizzo di parole chiave long tail e la creazione di contenuti in formato FAQ, che offrano risposte immediate e concise. In questo contesto, i featured snippet di Google assumono un ruolo cruciale, diventando il “biglietto da visita” ideale per intercettare le ricerche vocali e soddisfare le esigenze immediate degli utenti.

Le best practice per gli specialisti SEO

Per sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla ricerca vocale, è fondamentale adottare alcune best practice:

  1. Creazione di contenuti in formato FAQ
    Una delle tecniche più efficaci è implementare una sezione FAQ che raccolga le domande più comuni formulate in linguaggio naturale. Ad esempio, per un’azienda nel settore food potresti includere domande come:
    Dove posso trovare un gelato artigianale a Napoli?”
    Qual è il miglior ristorante vegano a Milano?”
    Risposte chiare, brevi e informative consentono a Google di estrarre il testo per i featured snippet, incrementando le probabilità di essere utilizzati nelle risposte vocali.
  2. Utilizzo dei dati strutturati
    L’integrazione dei dati strutturati è fondamentale per comunicare a Google il contesto e le informazioni chiave. Ad esempio, per rispondere a una query come “Dove posso trovare una pizzeria aperta adesso a Milano?”, l’implementazione del markup Schema per le attività locali (LocalBusiness) aiuta a specificare:
    – L’indirizzo fisico
    – Gli orari di apertura
    – Le recensioni e valutazioni
    Questi dati aumentano la probabilità che il tuo sito venga scelto per rispondere alla query vocale, fornendo informazioni precise e immediate all’utente.
  3. Strutturare i contenuti in linguaggio conversazionale
    Rispondere in modo diretto e naturale è essenziale. Per esempio, se il tuo sito propone ricette, potresti ottimizzare un articolo con domande come:
    – Query vocale: “Come si prepara una pizza margherita a casa?”
    – Ottimizzazione del contenuto: Inizia l’articolo con una frase diretta come: “Se ti stai chiedendo come si prepara una pizza margherita in modo semplice e veloce, ecco una guida passo passo…”.
    – Includi elenchi, immagini esplicative e video che possano arricchire la risposta.
  4. Ottimizzazione per dispositivi mobili e velocità del sito
    Le ricerche vocali avvengono prevalentemente da dispositivi mobili.
    Ciò rende indispensabile:
    – Un sito responsive: garantisci un’esperienza utente fluida su smartphone e tablet.
    – Elevata velocità di caricamento: ottimizza le immagini, riduci gli script non necessari e utilizza soluzioni di caching per garantire tempi di risposta rapidi.

La sfida della velocità e della localizzazione

Un ulteriore aspetto da considerare è l’importanza del local SEO, soprattutto per le ricerche vocali che spesso richiedono informazioni geolocalizzate.
Gli utenti, infatti, tendono a cercare “i migliori negozi vicino a me” o “ristoranti aperti adesso”. Pertanto, aggiornare e ottimizzare Google My Business e le schede locali può fare la differenza nel garantire chiarezza e precisione ai risultati delle ricerche vocali.

Oltre a questo, la velocità del sito web diviene un parametro fondamentale: una risposta rapida e accurata da parte del server è essenziale per mantenere l’attenzione dell’utente e migliorare il posizionamento nelle SERP, dove Google privilegia i siti che offrono un’esperienza utente fluida e veloce.

Ricerca vocale e motori di ricercaEsempi di innovazione nelle ricerche vocali

Domino’s Pizza

Negli USA, ad esempio, Domino’s Pizza ha integrato con successo funzionalità di ordinazione vocale nelle proprie applicazioni e nei dispositivi compatibili con Alexa. Gli utenti possono effettuare ordini semplicemente pronunciando la query, rendendo l’esperienza di acquisto più immediata e intuitiva. Questo approccio ha portato a una maggiore conversione e ha consolidato il marchio come all’avanguardia nell’innovazione digitale.

Starbucks e l’integrazione della ricerca vocale

Starbucks, la celebre catena globale di caffetterie, ha saputo sfruttare le potenzialità della ricerca vocale per migliorare l’esperienza dei propri clienti e rafforzare la propria presenza digitale. Con l’adozione di assistenti vocali come Google Assistant e Amazon Alexa, Starbucks ha integrato funzionalità che permettono agli utenti di effettuare ordini e di trovare il negozio più vicino tramite comandi vocali.
I clienti possono, ad esempio, utilizzare frasi naturali come:
Ok Google, dove si trova il negozio Starbucks più vicino a me?”, o addirittura effettuare un ordine mentre escono di corsa o mentre escono dal vialetto, in modo che sia pronto da bere non appena arrivano al negozio, dicendo “Alexa, ordina il mio caffè abituale da Starbucks.”

Grazie a queste integrazioni, Starbucks non solo ha reso il processo di ordinazione più semplice e immediato, ma ha anche creato un’esperienza utente che risponde in modo diretto e personalizzato alle esigenze del cliente.
I risultati misurabili di questa strategia hanno evidenziato un incremento delle conversioni e delle interazioni positive sugli assistenti vocali. Le statistiche registrate hanno mostrato un aumento delle interazioni digitali per le ricerche vocale.
Secondo Starbucks, i consumatori che hanno utilizzato la voce per effettuare gli ordini hanno registrato un aumento del 16% del fatturato mensile per utente . Una volta che i consumatori hanno iniziato a ordinare con la voce, hanno continuato a farlo.

Restare al passo con l’innovazione tecnologica

L’evoluzione delle ricerche vocali rappresenta un trend importante nel mondo della SEO e costringe aziende e specialisti del settore a ottimizzare ulteriormente le proprie strategie, oggi più di prima, grazie all’ingresso sulla scena dell’Intelligenza Artificiale.
I casi di studio dimostrano come l’adozione di questa tecnologia possa portare a un notevole incremento di visibilità e conversioni.
Per rimanere competitivi in un panorama digitale in costante mutamento, è indispensabile adattare i contenuti e le tecniche di ottimizzazione alle nuove dinamiche, investendo in aggiornamenti tecnologici e formazione continua. Solo in questo modo si potrà capitalizzare tutto il potenziale della ricerca vocale e posizionarsi con successo nel futuro del marketing digitale.