Google+ chiude per allarme sicurezza: è polemica

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google+ chiudeGoogle Plus, il social network di Google lanciato nel 2011, sta per chiudere. La notizia arriva grazie a un comunicato ufficiale di Big G. La decisione è legata ad un vicenda scomoda per la società di Mountain View.

Google+ chiude: ecco perché.

Un’inchiesta del Wall Street Journal ha rivelato che a marzo Google aveva scoperto un bug nel software del social network. Questa falla avrebbe esposto i dati personali di 500mila utenti a possibili malintenzionati e a sviluppatori di terze parti. L’azienda, però, non ha comunicato al pubblico l’incidente fino ad oggi, mettendo quindi a rischio la privacy dei suoi utenti.

Secondo il Wall Street Journal, questa pessima decisione è legata ai timori di possibili danni alla reputazione della società, e soprattutto al rischio di attirare l’attenzione delle autorità di regolamentazione, così come accaduto a Facebook in occasione del caso Cambridge Analytica.

Similmente a quanto avvenuto nello scandalo che ha coinvolto Facebook, infatti, il bug riscontrato potrebbe aver consentito agli sviluppatori esterni alla società di acquisire e vedere le informazioni personali di mezzo milione di utenti. Fra queste ci sono nomi, indirizzi email, genere e occupazione. Il problema software ha interessato un lungo arco temporale: dal 2015 al marzo di quest’anno, quando è stato scoperto. Le App esterne che hanno avuto accesso alle informazioni personali degli utenti sarebbero 448, e a loro volta avrebbero potuto vendere queste informazioni ad altre società interessate.

La difesa di Google

La società di Mountain View afferma di non aver trovato prove circa l’utilizzo improprio dei dati degli utenti da parte di hacker, o di terze parti, e che il problema è stato tempestivamente risolto. Intanto, forse per evitare grattacapi più gravi, il social chiude i battenti.

I più cattivi affermano che Google starebbe sfruttando questa spiacevole occasione per chiudere definitivamente un progetto che, all’atto pratico, non è mai decollato. La sfida a Facebook sul terreno dei social network, infatti, è indubbiamente fallita.